I professionisti nell’ascolto e nell’accoglienza delle difficoltà delle Persone, imparano presto che ogni “Cliente” incontrato desidera vivere la propria esistenza in modo appagante ...
Capiscono in fretta che la persona seduta davanti a loro sta ricercando quella Pace e quella Serenità interiore, già conosciuta in qualche attimo del proprio per sempre (ché altrimenti non sarebbe possibile RiCercare) ...
Hanno ben chiaro che qualsiasi sia il problema o la sintomatologia riportata, quella Persona che si sta affidando alle loro competenze e cure, ha bisogno di ritrovare alcuni vissuti che emergono contemplando questa immagine ...
Gruppo Dieta Chetogenica: www.universomamma.it
E’ noto in tutti gli approcci preventivi e terapeutici per la salute ed il benessere, come siano proprio le qualità delle relazioni primarie ad aver contribuito a renderci persone con uno stile di attaccamento insicuro. Spesso sono i nostri stessi genitori che hanno amorevolmente invertito le nostre capacità innate nel sapere di cosa, di come, di quanto abbiamo bisogno. E così, paradossalmente, è accaduto che gli adulti di riferimento per la nostra serena crescita, abbiano contribuito a ConFonderci e ad InterRompere la possibilità di sperimentare, di vivere, di saper stare rilassati e sereni come “bimbi in braccio alla madre”.
"Why then, can one desire too much of a good thing?" [William Shakespeare - "As you like it" - Atto IV, Scena I] “...è peccato desiderarne troppa, di una cosa ch’è buona?”
Questa è la domanda che spesso tormenta chi chiede aiuto. E’il dubbio che frequentemente è all'origine di ogni insicurezza, sia quando affrontiamo problemi relativi alle relazioni affettive, sia quando i problemi sembrano “solo” riguardare alcuni aspetti del quotidiano come le quantità di cibo da assumere o la gestione del lavoro, lo sport o finanche le dimensioni spirituali. Se lasciamo rispondere i nostri giudicanti caregiver interiorizzati, in un modo o in un altro l’eco interiore risuonerà con : "si è troppo... non è bene... è peccato... sei capricciosa... sei prepotente… sei viziato... (d’altra parte se la risposta non fosse questa, la domanda stessa non avrebbe motivo di esistere).
Proprio a causa di queste generalizzate disconferme introiettate, la strada che in questi anni ho scoperto essere davvero molto efficace per agevolare le persone ad uscire dal tunnel della dipendenza, è stata sempre e solo quella del RiTornare a Conoscersi e ad Amarsi in modo giusto, mai troppo, in modo esigente perché perfettamente adeguato a se stessi.
Questo passaggio dal benessere al Bene del Proprio Essere è possibile agevolando le persone con il fine terapeutico di RiAttivare le competenze di ascolto e accoglienza come unico e meraviglioso genitore di se stesso, della propria Bambina interiore, del proprio Bambino interiore. E’ infatti questa preziosa parte di noi, spesso localizzata nella pancia emotiva, che continua a chiederci “cibo buono”. I nostri Bambini Interiori richiamano le nostre attenzioni e richiedono le nostre cure perché sono vivi e desiderosi di essere appagati, non perchè sono capricciosi! Possiamo darci il permesso di iniziare a RiConoscere i bisogni di sazietà, di buon nutrimento, di appagamento, come un segno di resistenza e resilienza nonostante le inversioni e le interruzioni che abbiamo conosciuto nella vita?
E’ questa la domanda fondamentale con cui iniziare a percorrere la propria strada, ché è solo ascoltando se stessi, donando interesse e valore alle proprie richieste interiori, che potremo diventare capaci di rispondere ad esse con un congruente e sano “buon nutrimento”. E’in questo modo che saremo finalmente per noi stessi dei genitori empatici ed accoglienti, capaci di condurci lontano dal vissuto interiore “abbuffante” che continuamente piagnucola o urla: “...ancora...ancora... e ancora...”.
Sono stati questi i supporti più adeguati per molte persone che ho accompagnato sul percorso della ricerca del benessere. È stato un onore per me viaggiare con loro verso l'autoconoscenza, l'accoglienza e l’incontro con il tenero amore per se stessi che li ha condotti fino a quel luogo interiore in cui hanno potuto RiSentire quel “SI” affermato con sicurezza:
"È così che più mi piace"! Passo dopo passo, dolore dopo dolore, gioia dopo gioia, ho provato la gratitudine del cuore per avermi permesso di essere con loro mentre si avvicinavano e raggiungevano quel “Bene dell’Essere” fisico, emotivo e psichico che conduce fino al Senso del Proprio Esistere nel Qui ed Ora... in itinere! “Si è questo quello di cui voglio nutrirmi” "Si è questo quanto mi appaga e che voglio “mettere dentro di me” "Si è questo Qui e Ora saziante nel quale voglio riposare e stare, dentro la Pace e la Serenità che sento" "Si è questa la Beatitudine del Piacere che è Bello, Buono e Benefico per me stessa, per me stesso, secondo il mio proprio personale Bene dell'Essere che IO SONO..." Nel riuscire a sentire, affermare ed agire questi 4 “Si” è racchiusa la preziosità di quanto accade nella vita di chi intraprende un percorso di benessere supportato dalla Floriterapia Tantrica.
Desidero concludere questa breve riflessione sul Piacere che più ci piace perché ci dona il bello, il buono e il bene che desideriamo, contemplando questa immagine realizzata da Dakili Lama nel 2015.Per uscire dal buio tunnel del dis-piacere, creato da ogni forma di dipendenza dall'altro da sé, abbiamo bisogno di RiSentire in noi stessi il Diritto di percorrere il sentiero che conduce al Numinoso Bene del Nostro Essere. Abbiamo bisogno di RiSentire in noi stessi il Dovere di dare risposta alla Antica e Biblica domanda di ogni biospecie: “E’ peccato desiderarne troppa di una cosa che è buona?”
Tiziana Bocci
Dottore in Psicologia
Floriterapeuta e Gestalt Counselor
tiziana.bocci@gmail.com
Tel: +39 345 5035924
La dottoressa Bocci in questo periodo di chiusura forzata e difficile sotto molti punti di vista offre consulenze a distanza ad onorario concordato e accessibile alle esigenze di ciascuno.
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